
Fratelli d'Italia prende la rincorsa per le prossime elezioni regionali e lo fa partendo da Empoli. Oggi, a Palazzo Pretorio in piazza Farinata degli Uberti, si è svolto un evento con cui FdI ha avviato una campagna di ascolto dei cittadini e degli enti locali, con l'obiettivo di individuare soluzioni condivise ai problemi del territorio. Ospite d'eccezione il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, rappresentante di Fratelli d'Italia e uno dei probabili candidati del Cdx alla presidenza della Regione Toscana.
A margine dell'evento, Tomasi ha affrontato temi cruciali della programma del partito come la Multiutility, la necessità di un dialogo costruttivo all'interno del Centrodestra a tutti i livelli, con una esplicita apertura anche al mondo civico, e l'importanza di un fronte comune per vincere le prossime elezioni. A domanda diretta, però, non smentisce e non conferma sul nome del candidato del Cdx.
Tomasi candidato?
Con la data delle elezioni ancora avvolta dalla nebbia, forse addirittura 'rimandata' al 2026, tutte le forze politiche non si espongono troppo. Ma se Eugenio Giani sembra ormai essere quasi certamente il candidato del Csx, nel Cdx, dopo mesi di discussione, il nome più probabile è proprio quello di Alessandro Tomasi.
L'identikit sembrerebbe quello giusto: giovane, è un classe 1979, ha però alle spalle una lunga militanza politica in AN prima e nel PDL poi con cui è stato già candidato alla Camera nel 2013. Con una mossa che può fare da indizio è stato nominato coordinatore regionale di FdI solo pochi mesi fa, ed è quindi rappresentante di spicco del partito che esprime la presidente del consiglio ed è socio di maggioranza della coalizione di Governo; è uno dei sindaci del Cdx capaci di conquistare un capoluogo di Provincia (Pistoia) nella Toscana 'rossa' ed è considerato esponente di una destra capace anche di guardare oltre i confini della stretta coalizione, un po' più al centro insomma, cosa che in questa regione a trazione Csx non fa poi così male.
Da mesi, però, nella coalizione del Cdx si sta discutendo, tra richieste di primarie, incontri al vertice, uscite pubbliche e qualche colpo di coda qua e là: Forza Italia chiede sottovoce le primarie e mette sul tavolo nomi importanti come quelli di Marco Stella, la Lega, alle prese con un braccio di forza interno per la definizione della linea dopo il 'ribaltamento' dei rapporti di forza proprio a favore dell'alleato FdI alle ultime elezioni amministrative, fa invece trapelare nomi altisonanti come quello del generale Vannacci. La sensazione, però, è che l'alleanza troverà una quadra senza troppi scossoni e che la scelta stia pian piano confluendo verso la figura di Tomasi. L'importante, però, è avviare la campagna elettorale subito, e l'evento di oggi è funzionale allo scopo.
Sul nome del candidato il primo cittadino di Pistoia rimane volutamente sul vago, non conferma e non smentisce, anche se è chiaro che tiene saldamente in mano il gioco: "Non è questo l'importante. Più che lanciare una candidatura alla presidenza, da mesi è iniziato un percorso di ascolto. È diventato un rituale stanco presentare una candidatura tre mesi prima, dopo discussioni estenuanti. Siamo consapevoli della nostra forza e di avere una classe dirigente all’altezza e vogliamo fare qualcosa di diverso: da tempo stiamo costruendo un programma elettorale attraverso un percorso che coinvolge tutti i territori e attraverso cui costruiremo la nostra candidatura. Non vogliamo ridurci agli ultimi mesi prima delle elezioni. Ascolteremo tutti, senza pregiudizi. Il nostro è un fronte compatto e unito, a disposizione di chiunque voglia darci una mano. Il tema, -conclude- non è 'Tomasi candidato', ma che il centrodestra vuole vincere la Regione Toscana".
La scelta di FdI di puntare su Empoli
La scelta di Tomasi di partire proprio dal nostro territorio non è casuale. Fratelli d'Italia nell'empolese, ma anche nel fiorentino, sta acquisendo consapevolezza di avere una buona presa sull'elettorato: "qui il nostro partito è vivo, - afferma Tomasi- abbiamo cercato di raccogliere dal territorio le esigenze e le riflessioni per il programma elettorale, che deve essere costruito dal basso. Le cose non si calano dall’alto, ma si assorbono dal territorio. Inoltre, -aggiunge- i rapporti istituzionali con il sindaco Alessio Mantellassi e la sua predecessora, Brenda Barnini, sono sempre stati eccellenti. Questo testimonia una cosa importante: i sindaci sono in prima linea, non possono scaricare le responsabilità sugli altri. Sono l’avanguardia per i cittadini".
Sulle ultime amministrative a Empoli, Tomasi commenta con dispiacere il 'pasticciaccio' del centrodestra empolese, presentatosi diviso, tra 'destra dei partiti' a supporto del 'civico' Simone Campinoti e la 'destra civica' a supporto del 'politico' Andrea Poggianti. Uno strappo nel centrodestra locale che al momento, a giudicare da quanto sta accadendo anche in consiglio comunale, non sembra essersi ricucita. Poggianti non era presente all'evento, e anche questo è un altro indizio.
Tomasi però sembra voler prendere ago e filo e richiamare tutti all'ordine per ricucire la bandiera del centrodestra e portarla a sventolare sopra la Regione: "Dobbiamo lavorare tutti con un obiettivo comune. Il cosiddetto 'campo largo' non riesce a fare sintesi sulle idee, perché ha visioni differenti su praticamente tutto: dal sistema dei rifiuti alla gestione delle multiutility, fino al modello di sviluppo del territorio. Al contrario, nel centrodestra, nonostante i litigi, penso sia possibile trovare una sintesi, perché ci accomunano idee e valori". Su un dialogo con altre forze esterne afferma la disponibilità al dialogo. "Abbiamo un’idea chiara di come deve essere la Regione e abbiamo una coalizione composta da Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati. Vogliamo allargarci al mondo civico, ma non accettiamo compromessi al ribasso. Vogliamo gettare il cuore oltre l’ostacolo e vincere". Insomma il canovaccio di Tomasi è chiaro: in Toscana si vince solo se si è uniti e si guarda tanto al civico quanto ad un centro-destra allargato. È plausibile pensare una lista civica con Poggianti candidata al fianco del centrodestra? La domanda, forse, è ancora senza una risposta certa, intanto nelle sale del cine-cdx empolese si proietta C'eravamo tanto amati...
A proposito delle Multiutility, infine, Tomasi ritorna sull'argomento dicendo che il territorio dell'Empolese-Valdelsa "è fondamentale in termini economici, di sviluppo e per le realtà che ospita. Stiamo lavorando sui servizi e sulle multi-utility, perché diventino soggetti forti. La Toscana deve smettere di essere colonizzata dalle multi-utility esterne come Hera o Iren".
Giovanni Mennillo e Niccolò Banchi
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