
La Repubblica Federale Tedesca riconosciuta responsabile per la morte di Erasmo Frizzi e dei fratelli Fossi nei campi di concentramento nazisti
Ottantuno anni dopo la tragedia, il Tribunale di Firenze ha riconosciuto la responsabilità della Repubblica Federale Tedesca per la morte di Erasmo Frizzi e dei fratelli Adolfo e Dante Fossi. I tre mastri vetrai furono arrestati l’8 marzo 1944 all’ingresso della vetreria Nardi della Torre, a Montelupo Fiorentino, e deportati nei campi di concentramento nazisti, da cui non fecero mai ritorno. Alle famiglie, assistite dall'avvocato Diego Cremona, spetta ora un risarcimento per la perdita dei loro cari per mano del nazifascismo.
La vicenda, riportata da La Nazione, si inserisce nel contesto degli scioperi del 4 marzo 1944, quando numerosi operai delle fabbriche toscane insorsero contro il regime nazifascista. Come rappresaglia, le forze tedesche compirono arresti mirati tra i lavoratori ritenuti responsabili delle agitazioni. Il Ministero dell’Economia dello Stato italiano sarà ora chiamato a contribuire al risarcimento, in quanto all’epoca complice, attraverso il governo fascista, di quelle deportazioni.
Una sentenza che dona serenità alle famiglie, non tanto per il valore economico del risarcimento, quanto per l’aver finalmente ottenuto giustizia per i tre mastri vetrai, che dopo quella mattina non rividero mai più i loro figli, finendo per essere catturati e uccisi nei lager nazisti. Il sogno della famiglia Frizzi è quello di poter un giorno rivedere la Casa del Popolo di Fibbiana, oggi chiusa, dedicata a Erasmo, e continuare a coltivare la memoria delle vittime delle stragi nazifasciste.
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