Monumento vivente per i caduti di Forno, l'eccidio nazifascista del 1944

Si è fatto carne e ossa il monumento ai caduti di Forno, eretto in memoria dell’eccidio nazifascista del 13 giugno 1944.

Con il progetto “La Memoria nell’arte” , avviato dall’associazione culturale Eventi sul Frigido con la collaborazione dell’Anpi di Massa, patrocinio Comune di Massa, Provincia di Massa-Carrara e Regione Toscana, Angela Maria Fruzzetti, vice presidente dell’associazione Eventi sul Frigido, e il body painter Maurizio Fruzzetti, entrambi di Forno, hanno realizzato un loro sogno: ricostruire con i modelli umani l’opera marmorea dello scultore Riccardo Rossi.

Una serata densa di emozioni di fronte a quei corpi marmorei che si muovevano e riprendevano vita per portare nel pubblico un messaggio di pace. Maurizio Fruzzetti ha trasformato in statue i modelli Sara Chiara Strenta, la bambola Maria, Luciano Manfredi e Dusan Baruffetti. Attorno alla scultura vivente, testi di racconti estrapolati dal libro Vittime Civili Danni collaterali di Angela Maria Fruzzetti (Tara editoria su progetto di Anvcg). Il libro è stato presentato da Andrea Marchetti del circolo Arci XIII Giugno. Testimonianze che hanno tenuto il pubblico col fiato sospeso, ricostruendo la drammatica giornata del 13 giugno 1944, quando donne e bambini aspettavano le campane per festeggiare il patrono, Sant’Antonio, ma ci furono colpi di mitraglia. Terrore, rastrellamenti, fucili puntati, fuoco, tanta sete, fame: tutta la popolazione di Forno era sotto il tiro dei nazifascisti. A sera, grazie al maresciallo Ciro Siciliano, che immolò la sua vita per salvare donne e bambini, la popolazione venne liberata, mentre in località Sant’Anna 58 giovani, tra cui li maresciallo, furono falciati dalle mitragliatrici naziste e della Decima Mas. Le vittime in tutto furono 68.

La scrittrice Fruzzetti ha ricordato come la storia di ieri, purtroppo, oggi sia sovrapponibile a quello che sta accadendo oggi sulla striscia di Gaza e in Ucraina: donne e bambini che muoiono di fame e di stenti, danni collaterali delle guerre. Maurizio Fruzzetti ha ricordato l’universalità dell’arte, linguaggio che tutti accomuna. Insomma, tra storia, letteratura e pittura, entrambi i “fruzzetti” sono orgogliosi e soddisfatti dell’ottima riuscita del progetto. Toccante il testo finale con la lettura della testimonianza di Guerrina, il suo coraggio e la forza di donare la vita.

Coordinati da Stefano Bessi Carloni, operatore culturale, Egizia Malatesta, Massimo Norti, Matteo Nerbi, Jennifer Bonini con i giovanissimi Leonardo Nerbi, Martina Bertuccelli e Lorenzo Berti sono state le voci narranti, mentre per la musica, chitarra e voce di Marco Alberti, violino Letizia Bonsignore. Un ringraziamento al Comune di Massa, all’associazione Occhioni&Magrini per il supporto, all’associazione Insieme e al circolo Arci XIII Giugno, inoltre a Fivl, Anpi, Anvcg, Anfcdg per il patrocinio. L’evento, che si è svolto a Forno in piazza San Vittorio, è stato registrato in quanto, una parte di esso, sarà inserito in un progetto sulla memoria destinato alle scuole del territorio.

Fonte: Ufficio Stampa

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