
Dopo le accuse ai "ladri di democrazia" e la richiesta di rinviare il voto, Democrazia Sovrana Popolare sta raccogliendo le firme: il programma e a chi parla il progetto politico di Marco Rizzo
"La destra ha tradito i valori patri, la sinistra ha tradito i valori della classe lavoratrice, noi proponiamo anche in Toscana una nuova teoria politica: il sovranismo popolare. Stiamo arrivando". Con queste parole si presenta Democrazia Sovrana Popolare, il progetto politico di Marco Rizzo che in questi giorni sta raccogliendo le firme necessarie per presentare una propria lista autonoma in Toscana, dopo aver fatto discutere per l'accusa ai "ladri di democrazia" e il ricorso presentato al TAR per rimandare le elezioni regionali: "Stiamo raccogliendo le firme in una situazione anomala - spiega - nessun partito riuscirebbe a raccogliere 9mila firme certificate in 14 circoscrizioni; è chiaro che si tratta di una norma per evitare che ci sia la contaminazione di una forza nuova in consiglio regionale"
Esponente politico cresciuto nel mondo della sinistra, già deputato ed europarlamentare, tra i fondatori di Rifondazione Comunista prima e della scissione in Partito dei Comunisti Italiani, segretario del Partito Comunista dal 2009 al 2023, Rizzo non vuole 'contaminare', ma ridefinire la geografia del voto: "Destra e sinistra hanno tradito, noi parliamo ai delusi di questi due diversi tradimenti: a sinistra con chi ha capito che questa sinistra non fa interesse della classe lavoratrice, a destra con i patrioti. Più della metà delle persone non vanno a votare, questo è indice che questa destra e questa sinistra sono due facce della stessa medaglia su molti punti, come la politica estera o quella sanitaria".
Questa ridefinizione dei confini politici a sua volta, però, non ammette 'contaminazioni': "Non vogliamo avere nessun dialogo né a destra né a sinistra con nessuno". Sul programma al centro c'è la Sanità, che Democrazia Sovrana Popolare vorrebbe "togliere dalle mani delle Regioni": "Vogliamo ripristinare il sistema universalistico di assistenza sanitaria, trasformando le 'aziende' sanitarie in 'unità', cancellando l'idea di 'prestazioni' sanitarie, perché la Sanità non deve erogare prestazioni ma assistere nella malattia. Aver trasformato l'idea di Salute Pubblica in senso aziendalistico è un disastro. Oggi la Sanità in Italia cuba 350 miliardi di euro, quelal privata 50 miliardi, ma nel mezzo ci sono 4 milioni di persone ch enon si curano. In Toscana sono 170mila persone. Le Regioni cubano l'80% del Bilancio in Sanità, i presidenti scelgono i dirigenti che scelgono i primari che sono amici dei presidenti. La Sanità deve tornare ai medici e all'utenza. Da moloch centralistico, che però funzionava, siamo passati a 20 regioni, 20 politiche diverse e 20 burocrazie"
Sulla 'sostenibilità' politico-elettorale del progetto Rizzo traccia orizzonti, date e scenari: "Rispetto a sei mesi fa mi fermano per strada e mi riconoscono; puntiamo alle Elezioni Politiche del 2027. Due anni fa nessuno pensava che Trump disarticolasse il blocco occidentale e parlasse con Putin: è quest l'immagine che ci piace e dà l'idea di quel che può succedere"
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