Regionali, Pavese (FdI): "Noi moderati di destra, 'in ascolto' di tutti. Porterò in Regione una voce diversa"

Nel programma la Fi-Pi-Li ad ANAS per "ammodernarla con finanziamenti pubblici", la "ri-territorializzazione della Sanità", più controlli, lotta al degrado e l'Hub culturale dell'Empolese Valdelsa


Dal 1999 "bazzica", come dice scherzosamente lui stesso, i consigli comunali di Montelupo Fiorentino e Empoli, in Alleanza Nazionale prima e Fratelli d'Italia poi, dove attualmente ricopre ruoli importanti, essendo coordinatore FdI dell'Empolese Valdelsa, dirigente regionale e responsabile provinciale cultura e innovazione.

Una lunga esperienza politica che Federico Pavese intende portare anche in Regione Toscana: è lui il capolista di Fratelli d'Italia nel Collegio Firenze 3 dell'Empolese Valdelsa.

Pavese è stato ospite ai microfoni di Radio Lady 97.7 e gonews.it, intervistato dal direttore Giovanni Mennillo.

L'INTERVISTA SU RADIO LADY 97.7

 

Quella di Pavese è una lunga militanza nella destra 'post-missina', come quella del suo collega di partito e candidato del Cdx Alessandro Tomasi, ma per entrambi quel 'post' diventa la chiave di volta della propria idea di politica: "Si può essere di destra ed essere moderati", vuole precisare Pavese, che però tenta anche di dare un contenuto a quella 'etichetta' più volte accostata al candidato presidente del Centrodestra: Tomasi, "il miglior candidato possibile", è "di destra, ma moderato", nel senso che "ascolta tutti, è una persona inclusiva, che parla alla gente. È stato confermato sindaco a Pistoia senza ballottaggio, e persone di sinistra mi dicono che è il miglior sindaco della città. Questo è l'unico modo di fare politica sul territorio: bisogna ascoltare le persone e trovare soluzioni in base a quello che ti dicono", così Pavese che a marcare questa 'affinità' con Tomasi ha scelto come suo slogan 'In ascolto'. 

Quella del Tomasi 'moderato' è forse un'etichetta, ma se non altro è utile a marcare una differenza rispetto alla passata scelta della coalizione di puntare su una candidata 'dura e pura' come Ceccardi; ma anche oggi se la destra 'tomasiana' fa un passo al centro, nella coalizione qualche bussola punta più a destra, nei temi e nei toni. Così mentre Tomasi parla di Sanità e Vannacci di XMas, anche a livello locale resta questa 'doppia anima' del centrodestra, basti pensare allo strano caso della Lega di cavalcare la recente rottura del centrodestra empolese stipulando un accordo con Poggianti o la scelta del Carroccio locale di alzare i toni sui temi più cari alla destra vannacciana, dalla Sicurezza all'Immigrazione.

Per Pavese, però, si tratta di toni, non di temi: Il Cdx è un'alleanza con varie anime, ci sono quelle più movimentiste, quelle più pronte per governare; da queste parti gli amici della Lega a volte hanno toni più accesi, noi la pensiamo spesso come loro. Forse abbiamo toni diversi e una forma diversa di esprimere certi concetti e proposte, ma siamo una coalizione, c'è un pluralismo di voci e mi sembra più che normale".

Parlando appunto di temi, Pavese parte dalla sua lunga esperienza, ma soprattutto dalla sua conoscenza del territorio e dei suoi problemi: "Conosco bene la realtà dell'Empolese Valdelsa: sono nato a Vinci, abito a Montelupo, lavoro a Empoli e ho fatto le scuole a Castelfiorentino. Giro spesso, ho tanti amici e parlo con gli amministratori locali, anche per il ruolo di coordinatore locale di FdI. Penso di poter portare una voce di questo territorio in consiglio regionale". Una voce ovviamente "diversa" che "non è la solita del Csx, ma una voce che parla anche di criticità, di temi come la Sicurezza, le Infrastrutture, viste da destra".

I temi che Pavese vuol portare in consiglio, ancora in affinità con Tomasi, non stanno nel canovaccio iper-ideologizzato della destra-destra degli ultimi anni, si parla infatti in particolare di Sanità, Infrastutture e intervento pubblico, Cultura.

Sulla Sanità per Pavese "c'è un problema dovuto allo smantellamento voluto dalla sinistra della Sanità territoriale, dei pronti soccorsi, ricordiamo che ne avevamo ben 3-4 (Empoli, Castelfiorentino, Fucecchio, San Miniato)". Poi le Case della Salute, "che sono importanti, ma devono avere un ruolo diverso da quello delle vecchie Asl di prima per fare in modo di non congestionare il pronto soccorso", e il fallimento dei PIR (Punti di Intervento Rapido) "che non hanno migliorato la situazione".

Tema altrettanto importante è quello delle Infrastrutture, a partire dalla Fi-Pi-Li su cui Pavese ha una proposta precisa, il "suo primo atto se diventasse consigliere": "Il passaggio dalle varie società che gestiscono la strada ad ANAS, perché riusciremmo veramente ad intercettare quei finanziamenti pubblici"quindi "no al pedaggio" e la ricerca di fondi pubblici per "cercare di rendere moderna e utile allo sviluppo un'arteria tra le più importanti a livello regionale e che interessa gioco-forza il nostro territorio".

E proprio il tema Infrastrutture è considerato da Pavese "il ritardo madornale"il grande errore del centrosinistra su questo territorio: "un quarto di secolo" per i lavori del ponte Limite-Fibbiana, la Sr429  "fatta in ritardo non più adeguata ai tempi" con le "aziende già fallite", e tutto ciò "nonostante al governo ci siano stati sempre loro".

Sulla Sicurezza e sul decoro dei centri storici, Pavese, che pochi giorni fa era a parlare con i commercianti del giro di Empoli, ha intanto parlato della necessità di "gestire l'ordinario": "Vanno bene le feste, Empoli Città del Natale, le lucine durante l'estate, ma se non riesci a gestire l'ordinario non puoi pensare che lo straordinario risolvi il problema. Se un commerciante mi dice che non si sente sicuro, che la città è sporca, che le manutenzioni non vengono fatte e non c'è decoro urbano, cosa si fa? La Regione può fare tanto, può finanziare interventi di riqualificazione". Poi la necessità di "più controllo del territorio" e il tema della polizia municipale, ribadendo che "ci vuole più personale sul territorio" e che "è stata sciagurata la decisione di fare una sola polizia unionale che di fatto ha solamente diminuito le forze in campo".

Infine il tema Cultura a partire dall'imminente firma dell'accordo per la riqualificazione della Villa Medicea dell'Ambrogiana, che Pavese ha seguito direttamente in quanto presidente della Commissione creata ad hoc e definisce "un volano di sviluppo per tutto il territorio": "Sono riuscito a portare un paio di ministri a Montelupo e credo che anche dall'opposizione si possa fare delle scelte importanti sul territorio". Poi l'idea di un "Hub culturale dell'Empolese Valdelsa" che valorizzi i 'brand' dei grandi nomi come Leonardo o Boccaccio, "mi scuso per questo termine" scherza Pavese. "L'Empolese Valdelsa - spiega - può diventare adulto dal punto di vista culturale e turistico, da troppo tempo siamo schiacciati tra Firenze, Pisa o Siena. Credo che con la cultura si possa mangiare e questo territorio ha le carte in regola per diventare il cuore pulsante della Toscana"

 



 

Tomasi, una figura nata e cresciuta in FdI, ma anche una figura 'moderata', 'rassicurante', 'di centro': cosa rappresenta Tomasi in Toscana?

"Tomasi è il candidato ideale, il migliore che il Cdx potesse esprimere. Alessandro è un sindaco di destra, ma un 'moderato', cosa significa? Una persona che ascolta tutti. Il mio slogan è 'in ascolto': io ascolto tutti, come fa Alessandro, che ha ascoltato talmente tutti che da diversi anni è già sindaco di Pistoia per la seconda volta; Pistoia non è politicamente troppo diversa da queste zone dell'Empolese, ma Tomasi ha vinto la prima volta al ballottaggio e poteva essere un caso, una concomitanza di eventi, ma dopo 5 anni Tomasi ha vinto nuovamente al primo turno senza ballottaggio. Le persone di sinistra che conosco di Pistoia mi parlano di Alessandro Tomasi come il miglior sindaco di Pistoia e lo hanno votato. È una persona inclusiva, che parla alla gente, 'moderata'. Ma cosa significa moderata? Si può essere di destra essendo moderati. Io parlo con le persone, ma non ho mai preconcetti verso le persone, Alessandro parla con tutti allo stesso modo. Questo è l'unico modo di fare politica sul territorio, bisogna ascoltare le persone e trovare soluzioni in base a quello che ti dicono".

 

Come si concilia ciò con una Lega che ha posizioni più 'dure'?

"Il Cdx è un'alleanza con varie anime, ci sono quelle più movimentiste, quelle più pronte per governare, non che gli amici della Lega non lo siano perché anche loro hanno una classe dirigente soprattutto al Nord che rassicura il cittadino come Zaia o Fontana che sono ottimi Governatori; da queste parti loro a volte hanno toni più accesi, noi la pensiamo spesso come loro. Forse abbiamo toni diversi e una forma diversa di esprimere certi concetti e proposte, ma siamo una coalizione, c'è un pluralismo di voci e mi sembra più che normale".

 

Tanti ruoli politici nel tuo passato sul territorio, cosa ti porta in consiglio regionale?

"Mi porta un po' l'esperienza... faccio politica attiva dal 1997-1998 e 'bazzico' nei consigli comunali dal 1999. Dal 1999 al 2018 sono stato in consiglio comunale a Montelupo, poi un anno di pausa, mi sono ricandidato capolista di FdI a Empoli, sono stato cinque anni in consiglio comunale a Empoli, poi c'è stato un ritorno di fiamma con Montelupo. Conosco bene la realtà dell'Empolese Valdelsa. Faccio sempre la battuta: sono nato a Vinci, abito a Montelupo, lavoro a Empoli e ho fatto le scuoel a Castelfiorentino. Conosco davvero il territorio, lo giro spesso, ho tanti amici, anche per il ruolo di coordinatore locale di FdI. Conosco i comuni di zona, conosco gli amministratori locali con cui ci dialogo tranquillamente. Penso di poter portare una voce in consiglio regionale, una voce diversa. Una voce che non è la solita del centrosinistra con i consiglieri regionali che si sono avvicendati in questi anni, ma una voce che parla anche di criticità, di temi come la Sicurezza, le Infrastrutture viste da destra. Abbiamo un punto di vista differente ma che ha la velleità di essere un punto di vista giusto, come spesso hanno dimostrato i fatti"

 

Quali sono i punti del territorio che porterai in consiglio regionale?

Si parte dalla Sanità. Fa ridere che il PD inizi la sua campagna elettorale dalla frazione di Iano nel comune di Montaione, frazione lontana. Ma io faccio sempre l'esempio: se una persona si sente male a Iano, chiama l'ambulanza, ci vuole 15-20 minuti perché questa arrivi, poi ce ne vogliono altri 40 per arrivare al pronto soccorso a Empoli. Ci sono dei problemi legati ad uno smantellamento voluto dalla sinistra della Sanità territoriale, dei pronti soccorsi, ricordiamo che avevamo ben 3-4 prointi soccorsi (Empoli, Castelfiorentino, Fucecchio, San Miniato). Mi domando: è questo quello che la sinistra toscana vuole continuare a perorare? C'è un problema di Sanità territoriale.

Stiamo costruendo Case della Salute con i fondi PNRR, che nonostante qualcuno dica di no il Governo Meloni sta intercettando e distribuendo sul territorio, che sono importanti, ma devono avere un ruolo diverso da quello delle vecchie Asl di prima. Io sono consigliere comunale a Montelupo, lì stanno costruendo una Casa della Salute al posto del vecchio distretto Asl: va benissimo ristrutturare, quell'edificio ne aveva bisogno, ma se all'in terno ci metti gli stessi servizi, o al massimo gli ambulatori di medici di famiglia, cosa mi cambia sulla Sanità territoriale? Mettiamo qualcosa di più funzionale che eviti di congestionare il pronto soccorso di Empoli che, ripeto, purtroppo rimane l'unico.

I famosi PIR, i Punti di Intervento rapido tanto decantati da Giani, per ora non hanno decongestionato per niente i Pronti soccorsi. C'è bisogno di un cambio di passo, per costruire una Sanità vicina al territorio e ai cittadini"

 

La tua proposta sulla Fi-Pi-Li...

Mi è stato chiesto quale sarebbe il primo intervento che farei. Io proporrei subito il passaggio dalle varie società che gestiscono al strada ad ANAS, perché riusciremmo veramente ad intercettare quei finanziamenti pubblici direttamente dal Ministero che servono per ammodernare un'arteria importante come la Fi-Pi-Li. Non si può mettere il pedaggio. Il sindaco di Pontedera vuol mettere il pedaggio, la vignetta annuale come in Svizzera per fare manutenzione. Servono i fondi e si trovano tranquillamente facendo diventare la strada a gestione ANAS e cercare di rendere utile un'arteria tra le più importanti a livello regionale e che interessa gioco-forza il nostro territorio. È inutile parlare di terza corsia quando non riusciamo a stare dietro alla manutenzione. Facciamola diventare davvero una strada moderna che sia volano di sviluppo economico e turistico.

 

Sicurezza, proprio a Empoli si è parlato tanto delal questione del degrado del centro storico. Cosa si intende fare per le città da questo punto di vista?

Qualche giorno abbiamo fatto un giro del centro di Empoli per parlare con i commercianti. Prima di tutto stanno chiudendo tutti, perché cambia la società e spesso e volentieri si preferisce andare nei centri commerciali o comprare su internet. Ma si può provare ad invertire la tendenza cercando di rendere per 360 giorni l'anno accogliente un centro storico. Vanno bene le feste, Empoli Città del Natale, le lucine durante l'estate, però ci vuole l'ordinario. Se non riesci a gestire l'ordinario non puoi pensare che lo straordinario risolvi il problema, perché le feste ci sono qualche giorno all'anno. I commercianti però poi devono vendere tutti i giorni. Se un commerciante mi dice che non si sente sicuro, che la città è sporca, che le manutenzioni non vengono fatte e non c'è decoro urbano, cosa si fa? La Regione può fare tanto, può finanziare interventi di riqualificazione, ma non solo gli eventi, che sono importanti e vanno fatti, ma ci vuole anche la gestione del quotidiano.

E serve anche un po' più di controllo del territorio. Torno a dire che è stata sciagurata la decisione di fare una sola polizia Unionale che di fatto ha solamente diminuito le forze in campo: c'era una raccomandazione regionale che diceva ci volesse un vigile ogni 1000 abitanti, ce ne dovrebbe essere 160-70 vigili per 160-170.000 abitanti, ce ne sono circa 100. Questa raccomandazione peraltro è sparita dalle leggi regionali perché forse si sono accorti che non riuscivano a realizzarla. Noi invece dobbiamo riuscire a realizzarla con azione sistematiche, che non siano il solito assumere a Empoli per pochi anni per fare il vigili di quartiere, ma ci vuole più personale sul territorio.

Serve anche più collaborazione tra forza dell'ordine. Il Governo meloni sta sfornando forza di polizia, le caserme sono state rafforzate anche nel nostro territorio. Ma non basta. Ci vuole un bel controllo del territorio e la polizia locale serve anche a questo scopo e va incrementata.

 

Quali sono i grandi errori della sinistra su questo territorio?

"Il ritardo madornale delle infrastrutture. Io sono entrato in consiglio nel 1999 e si parlava del ponte tra Limite e Fibbiana. Siamo nel 2025, dopo un quarto di secolo stanno iniziando ora i lavori. Poi la Sr429, praticamente è stata fatta in ritardo non più adeguata ai tempi e nel frattempo le aziende che dovevano usufruire di quel collegamento sono quasi tutte chiuse. A Certaldo ad esempio il settore delle cornici è scomparso, ed è stato anche colpa di collegamenti deficitari. Tutto ciò nonostante abbiano sempre governato loro a tutti i livelli".

Un tema a te caro è quello della Cultura...

Sono presidente della Commissione Villa Medicea a Montelupo, perché c'è un importante progetto che sta per essere realizzato. È notizia di ieri che stiamo per firmare l'accordo di valorizzazione tra Regione, Ministero della Cultura e Comune per riqualificare la villa, che è un bene importante e può essere volano di sviluppo per tutto il territorio, per l'Empolese Valdelsa ma anche tutta la Toscana. Sono riuscito a portare un paio di ministri a Montelupo e credo che anche dall'opposizione si possa fare delle scelte importanti sul territorio e farle ricadere positivamente sui cittadini.

L'Empolese Valdelsa deve poi diventare un 'Hub culturale' importante: abbiamo Leonardo da Vinci o a Certaldo Boccaccio, Montanelli a Fucecchio, abbiamo queste figure importantissime. Mi scuso con Leonardo per l'uso della parola 'brand', ma effettivamente Leonardo è un 'brand' di livello mondiale. Dobbiamo riuscire a fare sistema, perché l'Empolese Valdelsa può diventare adulto dal punto di vista culturale e turistico, da troppo tempo siamo schiacciati tra Firenze, Pisa o Siena. Credo che con la cultura si possa mangiare, così come con il turismo culturale e enogastronomico, pensiamo a Montespertoli o la Valdelsa. Questo territorio ha le carte in regola per diventare il cuore pulsante della Toscana, diamo all'Empolese Valdelsa questa possibilità e a Federico Pavese di andare a fare queste proposte.

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