Empoli scende in piazza per i familiari Tuaima uccisi a Gaza: "Basta bombe, vogliamo sentire la voce della pace”

Cittadini e istituzioni locali in piazza per vivere il lutto con Wafa e Mohamed, familiari dei 9 gazawi uccisi durante il cessate il fuoco


Una piazza della Vittoria colma di persone, silenziosa e partecipe, si è raccolta oggi, 2 novembre, per la cerimonia in memoria dei nove familiari della famiglia Tuaima, uccisi a Gaza sotto i bombardamenti israeliani nel mezzo del cessate il fuoco, insieme ad altri cento civili. Donne, bambini, fratelli: un’intera famiglia spazzata via, nonostante l’annuncio della tregua.

L’iniziativa, organizzata da Empoli per la Pace, ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini e di rappresentanti delle istituzioni locali, tra cui l’assessore alla Cultura della Pace Matteo Bensi, per esprimere solidarietà non solo alla famiglia Tuaima, ma a tutto il popolo palestinese colpito dalla guerra.

Durante la cerimonia, Empoli per la Pace ha rivolto un appello alla politica locale e nazionale affinché si lavori a una pace vera e duratura. Tra le richieste, quella al Comune di Empoli di "aderire all’appello per la liberazione di Marwan Barghouti e di tutti i prigionieri politici palestinesi, e di riconoscere a Barghouti la cittadinanza onoraria. Per Israele è un terrorista, per molti palestinesi un eroe della resistenza".

"Le parole di Wafa ci avvicinano al lutto di questa famiglia - ha detto l’assessore Matteo Bensi -. La famiglia Tuaima fa parte della nostra comunità da un paio d’anni e con loro abbiamo condiviso momenti importanti. Abbiamo vissuto insieme anche la mancata occasione di una pace: quella che è stata stipulata non è una vera pace, ma una questione privata dietro cui si celano accordi economici internazionali. I morti ci impongono una riflessione, e la nostra città risponde con grande partecipazione. Facciamo diventare questo lutto un’occasione per riflettere e continuare a chiedere una pace tra i popoli".

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (18)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (21)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (15)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (40)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (44)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (29)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (48)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (28)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (25)

Veglia-cerimonia-funebre-empoli-per-la-pace (22)

La cerimonia funebre si è alternata tra momenti di silenzio, testimonianze e preghiere delle diverse religioni – cristiana, islamica e buddhista, in segno di umanità e fratellanza, andando oltre il credo religioso e condividendo il profondo dolore della perdita di una persona cara.

"Sono qua con il cuore pieno di dolore per la perdita dei miei cari, avvenuta dopo l’annuncio del cessate il fuoco - ha affermato Mohamed Tuaima -. Ringrazio tutti coloro che ci sono stati vicini in questo momento difficile. Quello che è successo a noi non è il dramma di una sola famiglia, ma il dramma della coscienza di un’intera umanità. Facciamo un appello al governo italiano: basta armi, basta guerra, basta appoggio alla morte. Vogliamo sentire la voce della pace, non la voce delle bombe".

Anche Wafa Tuaima, visibilmente provata, ha condiviso il suo dolore: "La notizia dell’uccisione della mia famiglia mi ha scosso dall’interno. Dall’inizio della guerra ho ricevuto una notizia brutta dopo l’altra. Ogni volta la ferita è più profonda e il dolore più grande. Cosa hanno fatto questi bambini per essere uccisi? Qual è la colpa di queste donne e di questi innocenti se non quella di aver amato la loro terra? Basta con le morti e con il dolore delle madri che non hanno colpe".

La cerimonia si è conclusa con un momento comunitario di condivisione di caffè e datteri, "perché la vita e la morte sono collegate", come hanno ricordato gli organizzatori.

Notizie correlate



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

ISCRIVITI alla newsletter quotidiana di gonews.it

Ogni giorno alle 19 le notizie più importanti

torna a inizio pagina