
Il sindaco di Certaldo risponde ad una nota della lista civica Più Certaldo pubblicata anche su gonews.it, nelal quale si muovevano una serie di critiche all'Amministrazione accusata di "arroganza e prepotenza e una grave mancanza di garbo istituzionale" (qui la nota).
Di seguito la risposta del sindaco Campatelli: “Le accuse in cui si parla di “pessima figura del Sindaco” da parte della lista civica Più Certaldo sono non solo infondate, ma profondamente strumentali e rivelano una lettura distorta – se non volutamente fuorviante – del funzionamento delle istituzioni comunali.
È doveroso innanzitutto chiarire un punto essenziale, che evidentemente qualcuno finge di ignorare: il regolamento per il funzionamento delle commissioni consiliari è materia di competenza del Consiglio Comunale, non del Sindaco. Il mio ruolo, come previsto dall’ordinamento, non è quello di dirigere o imporre decisioni su un ambito che appartiene all’autonomia consiliare, ma di garantire il corretto funzionamento dell’istituzione nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno. Parlare di una mia “pessima figura” su una materia che non rientra nelle mie attribuzioni dirette è quindi un artificio polemico, utile solo ad alimentare confusione.
Nel merito, respingo con forza la narrazione secondo cui la maggioranza, o peggio il Partito Democratico, avrebbe tentato di “schiacciare” le minoranze o ridurne il ruolo di controllo. È un’accusa grave, ma soprattutto falsa.
La proposta di revisione del regolamento nasce dall’esigenza – condivisa in molte amministrazioni – di rendere le commissioni più efficienti, più ordinate e coerenti con l’attuale assetto istituzionale, non certo di limitarne le funzioni democratiche. Nessuna norma proposta cancellava il diritto di controllo, di vigilanza o di espressione delle minoranze. Al contrario, il confronto interno ha dimostrato che in questa maggioranza il dibattito esiste, è vivo e non viene mai soffocato.
Si parla di “arroganza” e “prepotenza”, ma i fatti raccontano altro: la proposta è stata discussa, sono emerse osservazioni critiche, e proprio grazie a questo confronto si è scelto responsabilmente di ritirarla per ulteriori approfondimenti. Questo non è un segno di debolezza né tantomeno di spaccatura insanabile, ma la dimostrazione concreta di un metodo democratico che ascolta e corregge. Chi confonde il dissenso con la crisi probabilmente rimpiange modelli decisionali ben meno trasparenti.
Quanto all’assessore Renzi, il suo contributo è stato legittimo e rientra pienamente nella dialettica politica e amministrativa. Ma è singolare che chi oggi invoca il confronto, ieri fosse pronto a gridare allo scandalo per una discussione interna che si è svolta alla luce del sole. La vera democrazia non è l’unanimismo di facciata, ma la capacità di discutere senza alzare i toni e senza trasformare ogni passaggio istituzionale in una polemica da comunicato stampa.
Rivendico, come Sindaco, di non aver forzato, imposto o orientato alcuna decisione su una materia che appartiene al Consiglio, e rivendico soprattutto un metodo basato sul rispetto delle istituzioni, non sulla loro strumentalizzazione. Certaldo ha bisogno di serietà, di lavoro quotidiano e di senso delle responsabilità, non di continue rappresentazioni caricaturali della vita amministrativa.
Chi oggi parla di “democrazia ferita” dovrebbe forse interrogarsi sul proprio contributo al clima politico della città. La democrazia si difende con i fatti, con il rispetto delle regole e con il riconoscimento dei ruoli, non con accuse roboanti che non trovano riscontro nella realtà.
Il mio impegno, e quello dell’amministrazione, resta quello di sempre: governare Certaldo con trasparenza, rispetto istituzionale e apertura al confronto, senza cedere a provocazioni che nulla hanno a che fare con l’interesse della comunità.”
Il sindaco di Certaldo,
Giovanni Campatelli
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