
In tanti hanno risposto all'appello di Empoli per la Pace, portando pentole e tamburi per una mezz'ora di frastuono. Ad unirsi anche le sirene delle ambulanze: "Gaza non è sola"
"Siamo in piazza questa sera per rompere il silenzio sulla questione di Gaza e della Palestina". Ieri sera, ai piedi della dea Vittoria in centro a Empoli, in molti hanno risposto all'appello di Empoli per la Pace che ha aderito all’iniziativa nazionale "Gaza muore: disertiamo il silenzio". Oltre ai cittadini e cittadine presenti con bandiere e pentole, coperchi, campanelli, tamburi per fare rumore e partecipare alla manifestazione simbolica, presenti anche le ambulanze della Pubblica Assistenza e Misericordia di Empoli che si sono unite azionando sirene e lampeggianti.
"Facciamo chiasso, facciamolo ovunque. Facciamolo perché restare in silenzio è diventare complici. Empoli non tace. Gaza non è sola" si leggeva nell'invito all'iniziativa, svoltasi dalle 22 alle 22.30 di domenica 27 luglio.
"La cosa che assolutamente non vogliamo è che il genocidio in corso sia coperto dal silenzio" dice Beatrice Cioni di Empoli per la Pace, "c'è già un silenzio istituzionale molto forte. Vogliamo che questa strage sia interrotta e che la politica entri in campo. La mobilitazione delle persone serve a far pressione sulle istituzioni a livello locale, nazionale e internazionale". "Gaza non sparirà dalla cartina geografica, non sparirà dalle nostre vite. Per questo siamo qui".
- (foto gonews.it)
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