
L'aggressione è avvenuta a bordo di un mezzo sulla tratta Follonica-Gavorrano, gestita da Autolinee Toscane
Un grave episodio di violenza ai danni di un autista è stato denunciato dalle organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil Trasporti, Faisa-Cisal e Ugl Trasporti. L’aggressione è avvenuta nella serata di venerdì 2 agosto, intorno alle 19.15, a bordo di un mezzo di trasporto pubblico sulla tratta Follonica-Gavorrano, gestita da Autolinee Toscane.
Secondo la ricostruzione fornita dai sindacati, il conducente, nel corso del servizio, ha dovuto effettuare una frenata improvvisa per evitare un veicolo. A seguito della manovra, un passeggero in piedi – nonostante vi fossero posti liberi – sarebbe caduto o avrebbe urtato un sedile. Da quel momento l’uomo avrebbe iniziato a insultare ripetutamente l’autista per tutto il resto del tragitto, cercando più volte di avvicinarsi al posto di guida. Solo l’intervento di alcuni ragazzi presenti sul bus avrebbe impedito che la situazione degenerasse ulteriormente, cercando di frapporsi tra il passeggero e il conducente per consentire al mezzo di proseguire in sicurezza.
All’arrivo nei pressi del punto vendita Coop di Bagno di Gavorrano, la situazione sarebbe esplosa: il passeggero si sarebbe avventato contro l’autista, prima spingendolo con violenza e facendogli sbattere la testa contro il vetro laterale, poi tentando di strangolarlo afferrandolo per il collo. Il gesto, fortunatamente, non è andato a segno a causa delle condizioni instabili dell’aggressore.
Il conducente è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Massa Marittima, dove è rimasto in osservazione fino a tarda sera. I medici gli hanno rilasciato un referto con una prognosi di cinque giorni.
I sindacati hanno espresso forte preoccupazione per quanto accaduto e si sono appellati agli inquirenti affinché venga fatta piena luce sull’episodio. Hanno inoltre sollecitato l’azienda At a ripristinare controlli regolari anche sulle tratte dell’area delle Colline Metallifere, in particolare nel pomeriggio, dove – evidenziano – dalla pandemia in poi i controlli non sono più sistematici, nonostante in estate la zona ospiti tra i 200 e i 300 mila tra residenti e turisti.
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