
Il sindaco: "Mobilitazione si espanda. Servono altre città, altri porti"
La nave della compagnia israeliana Zim Virginia ha lasciato nel tardo pomeriggio il porto di Livorno, dopo essere arrivata questa mattina, senza scaricare o imbarcare alcuna merce. Già da ieri alla Darsena Toscana i lavoratori erano in sciopero.
"Un altro tassello di una città di Livorno che in questi dieci giorni ha mostrato la propria coscienza, la propria anima e la propria voglia di dire no a tutto quello che sta accadendo nella striscia di Gaza" ha commentato il sindaco Luca Salvetti al termine del tavolo in prefettura. Una protesta, portata avanti dai lavoratori "che scioperando ci rimettono di tasca loro" ma anche dai cittadini, evidenzia Salvetti che aggiunge "se l'obiettivo è quello del cessate il fuoco e la creazione di un corridoio umanitario, soltanto Livorno questo non lo può ottenere. Servono le altre città, gli altri porti e tutta questa mobilitazione arrivi al governo italiano che prenda posizione".
Soddisfazione espressa anche dal segretario generale Cgil Livorno Gianfranco Francese: "Un risultato importante non solo per la comunità portuale ma per tutta la città. La comunità portuale labronica rigetta con forza la strategia genocida del governo Netanyahu". Stamani la Zim Virginia è attraccata "ma i lavoratori portuali hanno fatto subito capire che avrebbero incrociato le braccia e non avrebbero né imbarcato né sbarcato alcunché".
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