Ambientalisti di Ultima Generazione imbrattano il sagrato del Duomo di Firenze

Gli attivisti di Ultima Generazione si sono ripresentati a Firenze dopo gli ultimi blitz contro la sede del Consiglio regionale, quella del Mef e Palazzo Vecchio, imbrattando il sagrato del Battistero con salsa di pomodoro.

Lo rivendica la stessa organizzazione al grido di 'Non paghiamo il fossile'. In mano uno dei dimostranti teneva l'enciclica Laudato Sii di papa Francesco.

I cinque sono stati poi accompagnati al comando della polizia municipale di Firenze

Una pattuglia della polizia municipale è intervenuta in piazza del Duomo. Gli agenti, che erano in servizio di pattugliamento nella piazza, li hanno notati mentre si gettavano addosso il liquido rossastro e aprivano lo striscione.

La polizia municipale è intervenuta subito, li ha identificati e denunciati per manifestazione non autorizzata (pena prevista l’arresto fino a 6 mesi e l’ammenda da 103 a 413 euro). La piazza è stata pulita da Alia.

Landi (Lega): "Ennesima pagliacciata"

"Un passo avanti, se così si può dire. Almeno stavolta gli eco-vandali di Ultima Generazione non hanno causato danni a edifici e monumenti e si sono limitati a rovesciarsi addosso passata di pomodoro, come nei peggiori film di serie B. Peccato che l’abbiano fatto offendendo simbolicamente uno dei luoghi più belli e sacri di Firenze, il selciato davanti alla Porta del Paradiso, immediatamente di fronte all’entrata della Cattedrale. Pagliacciate inutili che mi auguro saranno condannate da tutti, compresi chi, in Regione, ha sempre avuto simpatia e tolleranza per queste bravate".

Lo scrive il consigliere regionale della Lega Marco Landi.

Torselli (FdI): "Inutili idioti"

“Oggi, fiorentini e turisti sono stati costretti ad assistere all’ennesima performance di ‘Ultima Generazione’: questa volta è stato preso di mira il Battistero, di cui è stato imbrattato il selciato con della vernice.

Solo qualche mese fa, i sedicenti ecologisti avevano vandalizzato la facciata del Consiglio regionale in via Cavour e quella di Palazzo Vecchio. In entrambe le occasioni gli assessori Monni e Giorgio si erano detti disponibili ad ascoltarli. Dopo l’ennesima buffonata - insieme alla segretaria del Pd Elly Schlein - pensano ancora di potercisi confrontare?

Questi inutili idioti vorrebbero denunciare il problema del cambiamento climatico deturpando i nostri monumenti. Ma che senso ha? Non dimentichiamoci che per ripulire le loro bravate vengono spesi soldi pubblici che potrebbero essere destinati a qualcosa di più utile alla collettività. Bene ha fatto il Governo Meloni a inasprire le pene per chi imbratta monumenti, piazze ed opere d’arte. Se questi eco-vandali non sanno proprio come impiegare il tempo dalla mattina alla sera, suggeriamo loro di andare a raccogliere i pomodori, visto che le nostre aziende cercano disperatamente manodopera” lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia nel Consiglio regionale toscano Francesco Torselli.

Bussolin e Bonriposi (Lega): "Situazione che preoccupa"

Dichiarazioni del Capogruppo in Palazzo Vecchio e segretario provinciale Lega Federico Bussolin e del Commissario comunale Lega Federico Bonriposi.

"Apprendiamo dalla stampa che fortunatamente nessun danno è stato rilevato dai tecnici dell'Opera del Duomo di Firenze per la copia della Porta del Paradiso del Battistero davanti alla quale oggi c'è stato l'ennesimo folle blitz di Ultima generazione. Il materiale lanciato dagli attivisti sul selciato antistante il Battistero, secondo una prima osservazione sembra essere composto da materiale organico. Ancora una volta questi "gretini" in cerca di visibilità attaccano le bellezze della nostra città. Una situazione che preoccupa perché questi "pazzi" potrebbero ripetersi altrove in città senza sapere poi con quali gravi conseguenze".

"Siamo curiosi davanti al ripetersi di queste stupide ed inutili proteste di presunti ambientalisti, se ancora una volta l'Assessore Giorgio, come affermò lo scorso 17 marzo, intenderà incontrare questi vandali. Certi delinquenti non meritano alcuna attenzione, ma solo denunce e condanne conseguenti".

Quando Nardella fermò gli attivisti contro Palazzo Vecchio

 

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