
Maxi operazione antidroga dei Carabinieri nelle province di Livorno e Pisa. Su ordine della Procura della Repubblica di Livorno, oltre 150 militari dell’Arma hanno dato esecuzione a un’ordinanza di misure cautelari nei confronti di 15 persone accusate di traffico e detenzione di stupefacenti. Undici indagati risultano senza fissa dimora e irregolari sul territorio nazionale: per 5 è stato disposto il carcere, per uno gli arresti domiciliari e per 9 il divieto di dimora nella provincia.
Parallelamente, sono in corso 38 perquisizioni per lo stesso reato: 22 persone, trovate irregolari in Italia, sono state avviate alla procedura di espulsione.
L’operazione “Garibaldi”, condotta tra settembre 2024 e giugno 2025, ha preso di mira piazza Garibaldi e gli Scali del Pontino, aree centrali della città da tempo segnate da degrado e spaccio diffuso. Le indagini, svolte con osservazioni, pedinamenti e sistemi di videosorveglianza, hanno ricostruito una rete attiva 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, capace di generare un giro d’affari di circa 1.000 euro al giorno.
Nel corso dell’inchiesta sono state documentate oltre 430 cessioni di droga, sequestrati circa due chili di stupefacente e segnalati alla Prefettura 57 assuntori, tra cui sette minori. Alcune transazioni avvenivano persino alla presenza di bambini nelle aree gioco, e in un caso un acquirente si era presentato con il figlio di due anni, circostanza segnalata al Tribunale per i Minorenni di Firenze.
Le modalità di spaccio erano sistematiche e ripetitive: gli acquirenti arrivavano a piedi, in bicicletta o in auto, si avvicinavano agli spacciatori costantemente presenti in piazza mostrando il denaro e ricevevano la dose, precedentemente occultata tra i veicoli in sosta nelle vicinanze, tra gli indumenti personali degli indagati o sfruttando le baracchine della piazza, nel tentativo di eludere i controlli delle forze dell'ordine. Sebbene i coinvolti non siano risultati organizzati tra loro, secondo gli investigatori gestivano autonomamente delle aree di influenza e stazionavano costantemente nell'area, generando disagio per i residenti.
La quasi totalità degli indagati, privi di occupazione e con precedenti penali, aveva nello spaccio la principale fonte di sostentamento. L’operazione rappresenta, secondo l’Arma, un intervento mirato per restituire legalità e sicurezza a un’area da tempo percepita dai cittadini come “un emporio a cielo aperto di illegalità”.
Perquisita casa di un indagato per omicidio
Tra i coinvolti c’è anche H.H., un 36enne tunisino, già in carcere perché indagato per l’omicidio di Danny Magina, il 22enne morto precipitando dal quarto piano di una casa popolare il 22 agosto 2022. I carabinieri hanno perquisito l’abitazione della moglie, anch’essa tunisina.
Tra gli indagati figurano inoltre D.D., senegalese di 31 anni, S.N., coetaneo nato a Livorno, e R.C., 35 anni di Brindisi, ancora ricercato.
Gli investigatori hanno anche identificato i responsabili dell’aggressione alla troupe di Fuori dal Coro, avvenuta il 12 ottobre 2024 a Livorno, quando alcuni spacciatori lanciarono bottiglie di vetro e minacce ai giornalisti durante un servizio sul degrado in zona piazza Garibaldi e piazza Repubblica.
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