
Sarebbe stato il suocero della vittima, che abita sullo stesso pianerottolo della casa in via Pavese a Rufina, a scoprire il femminicidio della nuora. Dopo la triste scoperta il padre dell'assassino avrebbe disarmato il figlio e cercato di impedire che si lanciasse dal balcone al secondo piano. Questo è quanto emerso in merito agli accertamenti sulla morte di Eleonora Guidi, 34 anni, e del tentato suicidio del compagno di 37enne.
Stamani, prima delle 7, il padre dell'omicida si sarebbe allarmato dopo aver sentito alcuni rumori sordi provenire proprio dalla casa del figlio. Avrebbe così bussato alla porta e si sarebbe trovato di fronte l'omicida, sporco di sangue e con il coltello in mano. Nei momenti concitati che sono seguiti avrebbe prima disarmato il 37enne e poi, quando questo ha cercato di scappare vero un ballatoio, sarebbe riuscito a fermarlo una prima volta. Successivamente il figlio sarebbe però riuscito a sfuggire alla presa lanciandosi così nel vuoto dal secondo piano.
Su quanto sarebbe accaduto prima dell'intervento del padre, gli inquirenti avrebbero ricostruito che la donna, alzatasi per preparare il caffè, sarebbe stata colpita alle spalle in cucina con numerose coltellate e che avrebbe anche cercato di fuggire. In casa c'era anche il figlio della coppia, in un'altra stanza: il bambino è stato ora affidato a familiari.
Ancora da chiarire il movente del 37enne. La coppia viene descritta come una famiglia tranquilla, serena, non sarebbero emersi contrasti o problemi.
Sono stati ordinati una serie di accertamenti mentre è stata fissata per lunedì l'autopsia sulla vittima.
Le parole dell'assessora Nardini
"È successo ancora: un'altra donna uccisa da un uomo. La scia di orrore e violenza si allunga e succede vicino a noi, nel nostro territorio, nella nostra regione, in Toscana. Ad essere uccisa da un uomo, il compagno, è l’ennesima donna, Eleonora Guidi, una giovane mamma - ha detto Alessandra Nardini, assessora alle pari opportunità della Regione Toscana - la violenza contro le donne è un fenomeno strutturale, ancora oggi ben radicato nella nostra società, ed è traversale, può riguardare qualsiasi donna. Per questo dobbiamo mettere in campo ogni sforzo, rafforzare le rete territoriali antiviolenza e investire nella prevezione, a partire dall'educazione, promuovendo la cultura del rispetto e della parità» sottolinea Nardini che oggi ha contattato il Sindaco per esprimere vicinanza alla famiglia della vittima, a tutta la comunità di Rufina e "un pensiero commosso per il bambino di Eleonora. L'ennesimo bambino che crescerà senza madre a causa di un femminicidio".
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