
Presenti circa un centinaio di persone tra amici, parenti e cittadini, riuniti per chiedere a gran voce "giustizia per Maati". Il 12 gennaio è prevista l’udienza nel processo a carico dei cinque ragazzi accusati di omicidio volontario aggravato
"Quello che ci aspettiamo è che si renda giustizia a un ragazzo di 17 anni ucciso dopo una serata di divertimento. Nessun ragazzo dovrebbe uscire per divertirsi e non tornare a casa". Così la madre di Maati Moubakir, Silvia Baragatti, durante l’iniziativa di oggi, 29 dicembre, organizzata per non dimenticare l'omicidio del giovane avvenuto nella notte di un anno fa a Campi Bisenzio e per chiedere a gran voce "giustizia per Maati" .
All’iniziativa hanno partecipato un centinaio di persone tra amici, parenti e cittadini, oltre all’associazione A-Maati e a rappresentanti delle istituzioni, riuniti in piazza Boccaccio a Certaldo. Al termine della commemorazione, gli amici di Maati hanno lanciato 17 palloncini bianchi verso il cielo, tanti quanti gli anni che aveva al momento della morte. Il diciottesimo palloncino, simbolo dell’età che gli è stata strappata via, è stato lanciato dalla sorella. Al termine, è stata celebrata una messa in ricordo del giovane nella chiesa di San Tommaso.
"È passato ormai un anno e più passa il tempo, più il dolore aumenta - ha detto la madre -. Ogni giorno che ci allontaniamo da lui ci manca sempre di più. Hanno tolto la vita a un ragazzo di 17 anni per niente, spero che si siano resi conto di quello che hanno fatto. Spero solo che la pena sia commisurata all’aver tolto la vita a un ragazzo che non aveva fatto nulla".
"È stato un anno che ha cambiato radicalmente la nostra vita - ha detto il padre Farid Moubakir -. Non abbiamo più una vita sociale come prima, neppure il lavoro".
A meno di un mese dalla nuova udienza, fissata per il 12 gennaio 2026, nel processo a carico dei cinque ragazzi accusati di omicidio volontario aggravato, la madre commenta: "la giustizia deve fare la 'giusta giustizia': bisogna dare un forte impatto alla società affinché i ragazzi capiscano che non si può fare ciò che ci pare. Deve passare il messaggio che, quando si compie qualcosa di grave, la punizione deve essere grande. Non deve passare l’idea che tutto sia concesso".
"La speranza è che si arrivi alla fine con una sentenza giusta - ha aggiunto Farid -. Che i responsabili paghino con il massimo della pena. Così Maati avrà forse la pace, insieme a noi".
Durante l’evento, l’associazione A-Maati ha ricordato le numerose iniziative organizzate nel suo primo anno di attività: dalla manifestazione studentesca contro ogni forma di violenza del 29 aprile a Empoli, alla piantumazione di cinque alberi e alla donazione di due panchine e di una cassetta di book crossing nel parco 'Libera Tutti' di Certaldo; fino al primo Memorial Muba, torneo di calcio carioca giovanile per ragazzi dai 17 ai 22 anni (in programma tra giugno e agosto 2025).
L’associazione ha inoltre annunciato il lancio di una campagna di sensibilizzazione contro la violenza in ambito sportivo, con l’installazione negli stadi di striscioni con la scritta "Non si gioca con la vita", che saranno installati negli stadi dell’Unione dei Comuni dell’Empolese Valdelsa e in alcuni impianti del territorio senese.
Nel corso dell’iniziativa è intervenuto anche il parroco Rolando Spinelli, che ha espresso apprezzamento per l’impegno dell’associazione A-Maati e per le numerose iniziative rivolte ai giovani: "Mi colpisce come, di fronte alla morte, invece di chiudersi e bloccarsi, ci sia stato il desiderio di vita, di prendersi cura e preoccuparsi degli altri. Questa associazione ci aiuta a capire quale strada percorrere, una strada in cui ci si prende cura degli altri".
Un pensiero è stato rivolto anche ai tanti giovani presenti: "La vostra vita vale, siete preziosi - ha detto Spinelli -. Ricordando Maati, imparate sempre più a scoprire il valore di ciò che siete e della vostra vita, usandola per realizzare i progetti che avete nel cuore e per aiutare gli altri a camminare su una strada di bene".
Ha mandato i suoi saluti anche l'Imam di Firenze, Izzedin Elzir, che non è potuto essere presente alla commemorazione.
Niccolò Banchi
Notizie correlate
Tutte le notizie di Certaldo
<< Indietro





